1. Partire, ecco la decisione più importante

traduzione: Agnieszka Bożek

Partire, ecco la decisione più importante. Semplicemente prendere scarpe, zaino, chiudere la porta. E partire, partire ma dove? Ovunque. Basta partire, non è neanche necessario sapere " come" Questo arriverà dopo, durante il cammino.

Camminare è una forma di meditazione nella quale si entra passo dopo passo, ascoltando attentamente il proprio respiro regolando il suo ritmo, mettendo lo zaino nella posizione comoda per portarlo, legando  ogni passo con il cammino diventandone parte. All'inizio si cammina coi pensieri relativi a tutto quello che è stato lasciato, alla casa, ai problemi, a tutto ciò che abbiamo da fare, ne abbiamo tanto. Il ricordo toglie le forze. Bisogna andare, però. Non fermarsi, non sconfortarsi. Dopo piano, piano i pensieri diventano più pallidi, si allontanano, spariscono fino a che scompariranno completamente. Perché in confronto a quello che ci circonda quei pensieri sono già soltanto un ricordo e smettono di avere significato.

E allora che permetteremo al passato di andare via. Ci diamo il permesso di non pensare, soltanto di sentire , e cosi si comincia il vero cammino.

Ascoltare i propri passi, il canto degli uccelli, il brusio del vento, il suono delle cicale, sentire il calore del sole, il fresco dell'acqua del pozzo, il profumo della terra scaldata e dell’ erba, il gusto del pane fresco con il melone. Questo stato di sospensione, solamente io e questo momento! E’ affascinante.

Da qualche anno in solitudine cammino sulle strade d’ Europa. Mi sono innamorata di questo  pensiero, quando la prima volta con la mia famiglia siamo partiti per la Spagna , da Leon a Santiago di Compostela. Dimenticati i paesi di pietra, il caldo della Meseta, il profumo degli caldi eucalipti, le gotiche cattedrali.  Le sorgenti scoperte nei momenti critici, il gusto del caffè e delle tortillas dei bar locali... questi ricordi sono stati con me per qualche anno e nei momenti difficili mi davano forza.

E poi è venuto il tempo per il cammino solitario. Prima per la decisione che deve essere solitario. E poi per mettersi in viaggio nel mondo. Per le prime prove, per le domande, ce la faccio o no, è pericoloso o no, ho la forza o non ce l'ho, è possibile o no? E vorrei raccontarvi tutto questo. Ovviamente non ci sarà niente di particolare da scoprire, ci sono tante donne che viaggiano, viaggiano nei paesi esotici, si trovano in situazioni estreme. Però questa storia sarà mia.

[caption id="attachment_42" align="alignnone" width="300"] Camino de Santiago, 2006[/caption]

[caption id="attachment_43" align="alignnone" width="300"] Camino de Santiago, 2006[/caption]

[caption id="attachment_44" align="alignnone" width="300"] Vega de Valcarse - Alto do Poio.
Camino de Santiago, 2006[/caption]

 

[caption id="attachment_45" align="alignnone" width="300"] Palloza
O'Cebreiro / Spagna/ Camino de Santiago, 2006[/caption]

 

[caption id="attachment_46" align="alignnone" width="300"] Finisterre
Camino de Santiago, 2006[/caption]

 

[caption id="attachment_47" align="alignnone" width="300"] Vega de Valcarse - Alto do Poio.
Camino de Santiago, 2006[/caption]

 

[caption id="attachment_48" align="alignnone" width="300"] Cattedrale della Santa María de la Regla
Leon / Hiszpania / Camino de Santiago, 2006[/caption]

[caption id="attachment_49" align="alignnone" width="300"] Camino de Santigo 2006[/caption]

 

[caption id="attachment_50" align="alignnone" width="300"] Camino de Santiago, 2006[/caption]

 

[caption id="attachment_51" align="alignnone" width="300"] Camino de Santiago, 2006[/caption]